giovedì 15 luglio 2010

Duemiladodici orti urbani a Londra entro il 2012

Se in Italia il fenomeno degli orti urbani fatica a decollare, come abbiamo descritto sul numero di Modus Vivendi di marzo, in Gran Bretagna sta diventando sempre più popolare un movimento, il “Grow Your Own”, che sollecita chi possiede terreni abbandonati o non sfruttati a metterli a disposizione della cittadinanza perché siano riconvertiti alla coltura di frutta e verdura.
Il movimento è riuscito fino ad ora ad ottenere un migliaio di appezzamenti dai suoi sostenitori e già la Network Rail e la British Waterways hanno promesso di mettere a disposizione dei terreni; quest’ultima società, inoltre, donerà alcuni dei suoi battelli ormai dismessi, perché vengano trasformati in veri e propri giardini galleggianti sul Tamigi.
Per il prossimo 19 luglio sono stati organizzati una serie di picnic pubblici a livello nazionale, chiamati Big Lunch, per condividere i risultati dell’esperimento di autoproduzione.
Sull’onda di questa iniziativa Boris Johnson, sindaco di Londra, ha proposto di trasformare in specie di orti pubblici alcuni dei terreni inutilizzati attorno ai principali monumenti della città tra cui la Torre di Londra o il Marble Arch.
Rosie Boycott, consulente del sindaco, sta per proporre uno studio di fattibilità per trasformare in un gigantesco spazio verde gli oltre 32.000 metri quadrati del tetto della galleria d’arte moderna Hayward. L’obiettivo che la giunta cittadina si prefigge è quello di riuscire ad allestire 2.012 appezzamenti per le prossime olimpiadi del 2012.

1 commento:

  1. e non possiamo fare un gemellaggio con Londra??? chi ci va quest'estate in vacanza potrebbe "seminare"!!!!!!

    RispondiElimina